SIPO NEWS

Da SIPONEWS n. 1/2025 del 26/02/2025

Truce: Fattibilità e Accettabilità di un Intervento basato sull’ Acceptance and Commitment Therapy (ACT) per Adolescenti e Giovani Adulti colpiti da Malattia Oncologica Genitoriale Introduzione

Kimberley R. Allison, Pandora Patterson, Fiona E.J. McDonald, Kit Bibby, Joseph Ciarrochi, Danielle Tracey, Louise L. Hayes, Adam Wright, Stephanie Konings, Esther Davis, Nicholas J. Hulbert-Williams, Claire E. Wakefield, Kate White.
Truce: Feasibility and acceptability of an Acceptance and Commitment Therapy-based intervention for adolescents and young adults impacted by parental cancer.
Journal of Contextual Behavioral Science. 2023; 91-101

Introduzione: Una diagnosi di cancro in un genitore rappresenta un fattore di stress significativo per i figli adolescenti o giovani adulti (AGA), con conseguenze negative sullo sviluppo, sulle relazioni familiari e sul benessere generale. Esistono pochi interventi specificamente sviluppati per questa popolazione. Questo studio valuta la fattibilità e l’accettabilità di “Truce,” un programma settimanale basato sulla Acceptance and Commitment Therapy (ACT).

Terapia di Accettazione e Impegno (ACT) in Truce: Truce si basa sull’ACT, una terapia di terza onda che enfatizza la flessibilità psicologica anziché il cambiamento diretto di pensieri o emozioni. Invece di combattere i pensieri o le emozioni negative, l’ACT insegna ad accettarle, a osservarle senza giudizio e a focalizzarsi su azioni coerenti con i propri valori. I sei processi chiave dell’ACT integrati in Truce sono: accettazione delle esperienze negative, defusione cognitiva (distanziamento dai pensieri), consapevolezza (mindfulness), sé osservante (distinguere tra il sé e i pensieri), definizione dei valori e impegno in azioni coerenti con i valori. Questi processi sono stati integrati nelle attività dell’intervento Truce, la cui sesta seduta è dedicata alla comunicazione familiare in collaborazione con i genitori.

Metodi: È stato usato un approccio mixed method. L’aderenza al manuale del programma è stata valutata attraverso i report dei facilitatori, mentre la partecipazione è stata monitorata tramite la frequenza e il completamento delle attività.

Il programma dell’intervento è stato strutturato in sette sedute settimanali, di circa due ore ciascuna, con una seduta congiunta per genitori e figli nella sesta settimana. I partecipanti hanno ricevuto materiale di ripasso e attività pratiche da svolgere a casa. I genitori  hanno ricevuto anche un libretto informativo contenente consigli su come sostenere i propri figli.

Le sedute sono state così suddivise:

  • Seduta 1: Attività di rompighiaccio e introduzione al programma.
  • Seduta 2: Esercizi per identificare i tentativi di controllo delle emozioni e valutare la loro efficacia. Impegno in un’attività coerente con i propri valori in precedenza percepita come emotivamente difficile.
  • Seduta 3: Pratica di mindfulness. Riflessione quotidiana sui momenti in cui si è vissuto bene, in linea con i propri valori.
  • Seduta 4: Esercizio: sperimentare l’effetto di cercare di eliminare i pensieri indesiderati, e poi notarli senza cercare di controllarli.
  • Seduta 5: Pratica della Respirazione, Osservazione, Ascolto dei valori e Decisione sulle proprie azioni.
  • Seduta 6 (congiunta): Lavoro congiunto con i genitori sulla comunicazione, i valori e la gentilezza. Genitori e figli svolgono un’attività piacevole insieme.
  • Seduta 7: Identificazione di valori e obiettivi, impegno in azioni coerenti. Riflessione sulle sette sedute del programma.

Risultati: 69 AGA (età media 16,6 anni, DS=2,9; 68,1% femmine) hanno preso parte allo studio. Le patologie dei genitori erano rappresentate principalmente da cancro al seno (40,6%) o al colon-retto (14,5%) nella madre (79,7%). 28 genitori hanno completato le valutazioni (77,8% donne; 70,1% con diagnosi di cancro). La partecipazione degli AGA è stata alta (media 5,8 sedute su 7; il 46,4% ha completato tutte le 7 sessioni). L’interesse degli AGA valutato su una scala da 1 a 10 ha ottenuto un punteggio medio di 7,5; la soddisfazione complessiva è stata pari al 88,9%. La maggior parte dei partecipanti (77,8%) ha dichiarato che avrebbe raccomandato il programma ad altri e il 55,6% che avrebbe richiesto ai terapeuti un ulteriore sostegno. La percentuale di completamento delle attività pratiche è stata variabile tra le sedute, con la minore percentuale (5%) raggiunta nella seduta 5. Il 92,6% degli AGA e il 75% dei genitori hanno riferito che Truce li ha aiutati ad affrontare le proprie difficoltàIl 92,5% degli AGA ha avuto la presenza di un genitore alla seduta 6, il 73,9% dei genitori ha letto il libretto informativo.
L’aderenza al manuale da parte dei terapeuti è stata pari al 85%.

Discussione: I risultati dimostrano la fattibilità e l’accettabilità di Truce. L’alta aderenza al manuale, l’alto interesse e la soddisfazione dei partecipanti suggeriscono che si tratta di un programma ben strutturato e coinvolgente. L’analisi qualitativa dei punti emersi durante le sedute evidenzia quattro temi chiave:

Benefici Terapeutici: Gli AGA hanno riportato di aver appreso nuove strategie di coping (“Ho imparato tante cose utili che non conoscevo”), di aver sviluppato una maggiore consapevolezza (“sono stato felice di approfondire meglio i miei valori”) e di aver ottenuto nuove prospettive (“Non ho solo ricevuto un aiuto rispetto alla malattia, ma ho appreso delle capacità che mi serviranno per tutta la vita”). I genitori hanno osservato miglioramenti nell’accettazione della malattia da parte dei figli e una maggiore espressività emotiva (“Bellissimo vedere i ragazzi aprirsi”).
Connessione tra Pari: L’ambiente di gruppo ha favorito un senso di appartenenza e condivisione (“Mi ha aiutato a capire che ci sono altre persone che stanno vivendo le stesse cose che vivo io).
Coinvolgimento dei Genitori: La sesta seduta – dedicata alla partecipazione dei genitori con i figli – è stata apprezzata, e ha avuto effetti migliorativi sulla comunicazione familiare (“E’ stato bello fare questa esperienza insieme”).
Gestione delle Esigenze Diverse: Alcuni partecipanti hanno trovato qualche attività difficile o impegnativa (“E’ un po’ difficile per persone giovani”). I facilitatori hanno adattato l’erogazione del programma alle diverse esigenze, semplificando il linguaggio e aggiungendo attività dinamiche.

Conclusioni: Truce si è dimostrato un intervento fattibile e accettabile per gli adolescenti e giovani adulti e le loro famiglie. L’analisi qualitativa e quantitativa indica che l’intervento risulta promettente rispetto alla possibilità di produrre benefici terapeutici, facilitare la condivisione e il sostegno tra pari e il miglioramento della comunicazione familiare. Saranno utili interventi di ottimizzazione e revisione, in particolare per quanto riguarda l’adattamento del programma alle diverse esigenze dei partecipanti e l’aumento del completamento delle attività. Studi futuri si renderanno necessari a confermare i benefici a lungo termine.